martedì 11 settembre 2012

il maestro appare quando l'allievo è pronto

Ale è il nome del mio mentore della facoltà di Cappucinologia del Caffè Amici.
A lui devo ogni giorno la pazienza che ci mette a guardarmi e a istruirmi mentre mi districo a mala pena nei mille movimenti che servono per preparare un buon cappuccino.
"Hai un futuro, devi solo velocizzarti un attimo!"
Il panico piomba come un falco quando arrivano dieci ordini assieme. Large, è double shot e tre mandate di caffè, Regular è one shot e due mandate di caffè. Skim latte è il latte senza grassi, Normal il latte normale, Soy il latte di soia. Poi Moka ha due cucchiaini di cacao dentro, il Cappuccino la schiuma e il cacao sopra, Latte è un cappuccino senza cacao sopra, Flat white  è senza schiuma e poi Piccolo, il nostro espresso, Macchiato e Long Black, cioè allungato con acqua. E poi lo zucchero glielo devi mettere dentro tu e mischiare e...

"One Large Skim Flet white with 2 please"
"One Long Black take away please"
"Soy Cap with 2"
"A Macchiato, soy latte and a skim flat white"
"One large moka, 1/2 sugar please"

Il tutto moltiplicato per 3 e racchiuso in trenta secondi ecco che si può intuire la concentrazione di stress psicologico.

Ma un maestro di Cappuccini racchiude in sé mille segreti.
Lui ha girato per quattro anni in giro per india, Sud est asiatico e Australia per i fatti suoi, girando quest'ultima con un Van super attrezzato. Comprato per soli 2500 dollari, ecco che ci ha costruito su una doccia usando dei tubi neri sul tetto che venivano riscaldati durante il giorno dal sole, e dovunque andava metteva annunci negli ostelli per chiedere chi voleva aggiungersi a lui nella prossima tappa, condividendo il costo della benzina e una esperienza incredibile.
Ci vuole poco a intuire che mi ha dato una grandissima idea per il futuro.
(Esattamente uguale a quella che ho scritto ieri tra l'altro...)

Nel spiegarmi la sua esperienza mi ha parlato della parabola del Topo in una scatola. Se stiamo troppo in uno stesso ambiente ci rimaniamo incastrati. Iniziamo a familiarizzare così tanto con quel piccolissimo spazio, che per quanto sia una scatola che limita la nostra libertà, diventa tutto il nostro universo, così potente che crea in noi la paura si uscirvi. Per questo vale la pena viaggiare...
e subito dopo ha aggiunto:
"l'unico problema diventa poi l'età. Arriva una certa età che ti senti che devi per forza farne qualcosa della tua vita."
"io ho già di questi problemi a 21 anni..."
"non devi farteli, quando avrai visto al di fuori della scatola, avrai solo l'imbarazzo della scelta."

Al di fuori della scatola si incontrano un sacco di maestri. Sull'autobus mi sono venuti in mente tutti quelli del passato con le loro verità che mi hanno insegnato.
A partire da chi mi ha svelato il trucco delle pubblicità delle automobili ("qualunque automobile di qualunque potenza comprerai, per quanto la pubblicità te la faccia vedere in strade libere e sconfinate, tu ti ritroverai sempre impantanato nel traffico di punta di Milano e penserai "Quindi mi hanno fottuto!") passando poi per almeno una trentina di facce. Persino il libro "A tu per tu con la paura" che sto rileggendo molto più approfonditamente, a volte leggendolo la sera sembra rispondere agli interrogativi che hanno martellato il mio cervello per tutto il giorno.
Il maestro appare quando l'allievo è pronto. Un altro maestro che non finirò mai di ringraziare mi ha insegnato questa massima.

Piuttosto ho scoperto di avere più di 20 identità compresse dentro questo piccolo spazio di 1.75cm x 65 kg, ma questa è un'altra storia...ma intatto ho scritto questa:


if I saw you one day in Sydney passing by
with a cup of skim latte flat white
while a streetlight makes George Street paralized
and you're waiting the 440, get in line

If I saw the rain in Sydney falling down
from Bondi beach, to Central and Newton
I don't get upset soon it will change its mind
I hope you'll be like Sydney for a while

When I'll say "Hi, my angel,
where are you flying? sweet angel
take a seat with me
we'll just whisper another song in the wind…"

And If I could paint the roof of my shared room
I would colour it light blue
Light blue as the sky I see above
with your smile shining in the yellow face of sun

When I'll say "Hi, my angel,
where are you flying? sweet angel
take a sit with me
we'll just whisper another song in the wind…"

Thousands miles I know
it's the other side of world
but it's still seems not to be so far from home
Thousands miles, you see
it's the other side of me
But I still don't have an answer and I know why
I keep on living my life
Hoping to see you in Sydney passing by

1 commento:

  1. utilizzo mauro per comodita' ne ho scitto uno in fondo vallo a leggere ciao luciano indini

    RispondiElimina