Byron Bay and Nimbin
La
costa orientale australiana ha la forma di un gigantesco arco di più di 3000 km
dal confine sud del New South Wales fino a Caper York, la punta settentrionale
del Queensland. Esattamente al centro di quell’arco un faro illumina uno degli
ultimi avamposti Hippy della storia e uno dei posti più famosi del continente:
Cape Byron e Byron Bay.
Molto
probabilmente il famoso “no worries” australiano ha avuto origine e viene
conservato nel suo stato più puro in questa piccola cittadina purtroppo ormai
super-turistica, dove, alla faccia della “vita-shallow”, non si trova un capo
d’abbigliamento, dalle magliettine più stupide agli infradito a meno di 40
dollari. Forse è per questo che il fascino dei rasta che camminano a piedi
nudi, dei cantanti di strada felici e stonati, dei surfisti che cavalcano le
onde a pochi centimetri dagli scogli, si sbiadisce un po’.
Ma,
a circa 14 ore di pullman notturno da Sydney, si respira comunque una filosofia
e uno stile di vita diverso: ogni angolo della strada è riempito da piccoli
vans colorati in cui dormono centinaia di giovani, ogni pub ha un palco dove,
come è capitato Martedì sera, ognuno è libero di prendere la propria chitarra
ed esibirs, i taxi sono spesso sostituiti da piccoli rishò stile Sud-Est
asiatico, e in spiaggia, la sera, ognuno può sdraiarsi liberamente a bere un
paio o forse più di birre sotto le stelle.
Più
verso l’interno, a circa un’oretta di distanza, dove comincia la foresta
sub-tropicale, si trova, invece, una piccola strada fatta di colori, negozi e
bar molto “originali”: l’Amsterdam australiana, Nimbin.
Nimbin
è una specie di casa di riposo o comunità per Hippie che nonostante i segni del
tempo non vogliono crescere e che vivono ogni giorno per strada, coi loro
piccoli negozi di vestiti sgargianti di cotone e seta indiana e le loro borse
sulle spalle scheletriche di chi spesso si è dimenticato di mangiare, piene di
marijuana e cookies (biscotti alla
marijuana), che bastano e avanzano per soddisfare le proprie tasche e le
centinaia di turisti che ogni giorno passano per di là.
L’autista
del bus, prima di arrivare in questa piccola Green Town più o meno ci ha
presentato così la situazione:
“ Il
consumo di Marijuana è illegale in New South Wales. Ora io sono costretto a
dirvelo per legge e per non perdere il mio posto di lavoro. Mi raccomando, se
decidete di provare, prendete mezzo biscotto alla volta, e se non fa effetto
aspettate 2 ore prima di prenderne un altro. Infatti la marijuana assunta via
cibo ha un effetto diverso rispetto a quella che si fuma e ci mette più tempo
per arrivare al cervello. Se non avete mai provato a fumare, non è il caso di
iniziare oggi. Mi ricordo una coppia irlandese (gli irlandesi sono famosi,
infatti, perché non ascoltano quello che gli si dice). Il ragazzo ha mangiato 2
biscotti in una sola volta. Verso le 3 del pomeriggio è venuta da me la sua
ragazza disperata. Il suo ragazzo era sdraiato a terra, in totale stato di
panico e shock: non sapeva dove fossero andate a finire le sue gambe!”.
In
effetti vedendo le condizioni fisiche e gli sguardi degli abitanti di Nimbin un
po’ viene da interrogarsi sulla “leggenda” dello stile di vita Hippie. Ma poi
ci si perde tra le piccole librerie piene di libri sugli angeli, la magia e il
buddismo, tra i piccoli tavolini dei bar dove l’odore del caffè si mischia a
quello dell’erba, e tra i vari articoli geniali studiati apposta per una vita
“high”, come i portachiavi a batterie, che si illuminano, vibrano e suonano al
proprio fischio, permettendo di sapere sempre dove sono le proprie chiavi di
casa o della macchina.
E’
simpatico comunque quando sul tuo bus dai colori dell’arcobaleno, con le casse
usurate dalla continua musica Bob marley e Jamaica Style, con le sue 34 ragazze
su 40 persone, prima della partenza, trovi l’icona vivente del rasta-man, con
il suo chitarrino e l’immancabile spinello, che intrattiene tutti per dieci
minuti con la sua musica “I wanna live my life high!”, e quando alla fine del
tour ti trovi in un bellissimo parco, disteso sotto alberi altissimi
abbuffandoti nell’immancabile BBQ australiano.
Molto
altro ci sarebbe da raccontare, ma un altro autobus, quello della Greyhound, la compagnia più famosa per i
grandi viaggi by bus around Australia
sta per arrivare in Surfer’s Paradise, la Miami Australiana, prossima tappa di
questo viaggio.
Con
negli occhi ancora il bellissimo tramonto dall’alto della collina del faro di
Byron Bay, sudato dopo una bellissima camminata di un’oretta sulla spiaggia e
tra la bellissima vegetazione sub-tropicale, lascio la parola alle foto…
P.S.
Si pensa generalmente che dovunque vai nel mondo puoi
trovare italiani o cinesi. Bene l’80% della popolazione attuale di Byron Bay è
costituita da Backpackers tedeschi, soprattutto ragazze., così piano piano
Alina mi sta insegnando la lingua, ma per ora so solo dire
Ich will schnitzel und kartoffeln (e neanche lei sa come si
scrive) e Wie viel Uhr ist es? (a propèosito in Queensland cambia il fuso
orario. Ora sono a +9 ore rispetto all’Italia!)
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.302289463207231.49495.294967610606083&type=1
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