giovedì 27 giugno 2013

Motorini e Business


Ci sono esperienze che non si dimenticano, una di queste è sicuramente imparare a guidare un motorino “alla balinese”, nella vera giungla dell’isola: il traffico dell’area di Kuta e Denpasar.
Colonne infinite di auto e camion, corsie singole a imbuto dove il senso unico è solo per i mezzi a quattro ruote, motorini impazziti che di destreggiano tra le buche dei marciapiedi, le radici degli alberi che affiorano nell’asfalto, superando a destra e a sinistra, e se la fisica lo consentisse, sopra e sotto. Anche se dovevamo percorrere più di 200 chilometri ne è davvero valsa la pena noleggiare un motorino piuttosto che una macchina:lo stress ci avrebbe ucciso dopo soli 5 km, soprattutto dopo essere stati abituati alle desolate e infinite strade della West Coast australiana. Ma il sudore e la fatica sono presto ricompensati: superata la zona critica, nel centro dell’isola si sale sulle montagne dello spettacolare sistema vulcanico di Bali, e tra i tornanti e le curve inizia il divertimento sotto un cielo che a poco a poco si incupisce di nuvole nere ed acquazzoni, dando al viaggio una sfumatura quasi epica.
Tra Laghi, cascate, acque termali e paesini dispersi qua e là, le gradinate delle meravigliose risaie smeraldo si intervallano alla giungla selvaggia, rendendo quasi impossibile tenere gli occhi fissi su una strada che appare miracolosamente pian piano liberarsi di tutto il traffico e lasciarsi godere “a manetta” a 60-70 allora, staccando come il Valentino Rossi di una volta mentre nella testa, dal nulla, il pernacchiare del motore si trasforma nel riff di Born to be Wild.

Finché si guida, però, si ha il totale controllo della situazione. La parte veramente scioccante è
stare seduto come passeggero dietro ad un balinese che guida la moto!
E’ stato quando ho trovato finalmente il posto dove potermi fare i dreadlocks che l’avventura è cominciata, quando su Poppies Lane II, una delle piccole stradine piene di bancarelle nel centro di Kuta-Legian, ho trovato il bar Rainbow Cafè e il suo parrucchiere Boggie (il suo nome non era propriamente questo, ma qualcosa del genere).
Fare i capelli “rasta” è una cosa che richiede molto tempo (3 ore e mezza abbastanza simpatiche di continuo “essere tirato per i capelli”) e così Boggie mi ha guidato verso casa sua, una piccola stanza spoglia dalle pareti azzurre e dai lenzuoli verde oliva che ricoprono il materasso accasciato direttamente sul pavimento.
Una stanza come questa, nella zona “turistica”, può arrivare a costare sui 100 dollari al mese, con già incluso l’arredamento, ma non i fornelli per la cucina.
In realtà Boggie non è originario dell’isola, ma di Java. Dopo aver vissuto per 9 anni in Giappone, dove ha imparato l’arte dei dreadlocks da un maestro giapponese, uno americano e uno tedesco, si è trasferito a Kuta circa 8 anni fa. Bali è il maggior centro turistico in Indonesia e  riscrivendo le parole dell’inglese stentato degli abitanti con cui abbiamo avuto la fortuna di parlare, “Good Business, good business”. Boggie non è solo un dreadlocks-maker, è manager di due bands, ricercatore di locations per film e produttore/esportatore di magliette in società con una piccola sartoria.
La vita è sicuramente un po’ più facile per chi ha ereditato dalla propria famiglia i terreni dell’isola. Al giorno d’oggi ciò che valeva 1 negli anni ’60 vale probabilmente 100 e i prezzi soprattutto al sud continuano a crescere e crescere di anno in anno.
Volete vivere abbastanza agiati in una bella isola tropicale per tutta la vita?
Benissimo. Vi servono circa 40.000 euro (50.000 dollari australiani). Poi andate ad Uluwatu,  in una piccola Homestay chiamata “Villa Mandala” e parlate con il proprietario. Lui vi potrà fornire le carte per chiedere lo sponsor al governo indonesiano e in più vi darà in affitto uno dei suoi terreni dove voi potrete costruire il vostro bed&breakfast o piccolo Hotel.
Camera matrimoniale con ventola: 15 dollari al giorno
Camera matrimoniale con aria condizionata e Wi-fi: 25 dollari al giorno
Aggiungete una televisione e qualche altro confort in più e arrivate a 30-35 dollari al giorno.
Con la benzina che costa 48 centesimi al litro e una cena al ristorante con tanto di antipasto, primo, secondo e dolce a meno di 15 dollari, tutto questo è più che sufficiente.
Vi piace il surf? Andate a sud.
Siete più per lo yoga e la meditazione? Andate al centro verso Ubud.
Visti i tempi che corrono io ci farei un pensierino…

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