domenica 5 maggio 2013

Da un diario sgrammaticato 3


Passata è la tempesta

Day 13
E’ arrivato il ciclone e io sono diventato lo zimbello della crew per il mio complicato e precario equilibrio. E’ difficile stare in piedi su una nave in mezzo alla tempesta. Ieri il mare era grossissimo, le onde arrivavano sul deck e portavano via da sotto i piedi il rialzino di metallo su cui stiamo in piedi a lavorare. Potrei scrivere un libro: “il segreto dei pescatori” (cucire le reti, quello non me lo insegnano) Il libro potrebbe iniziare con “Gabriel!” e io che mi devo alzare per un altro shot.
Oggi è stata una bella giornata per chiudere la seconda settimana. Relax, risate e tantissimo sonno. Sono le 21.15 e son già stanco. Stiamo guardando “Man on Fire”, solito film apoteosi della violenza.
Oggi Topogigio stava tessendo le reti e gli ho chiesto se mi poteva insegnare
“I’ve put too much effort in it. It’s like playing the piano. When you know how to do that it’s easy. But I won’t teach you cuz by the time you’ll learn it, you’ll be back in Italy and you won’t use it again”.
Loro considerano il loro mestiere come una piccola e nobile arte antica da tramandare con riservatezza. Decky è al terzo viaggio e ancora non lo sa fare.
Abbiamo iniziato a parlare di strani cartoni animati per bambini non più trasmessi per strane questioni di sicurezza: un uomo guidava il trattore fuori dal finestrino in una fattoria tra i suoi amici foodmixer, rastrello, etc… Troppo diseducativo per gli standard australiani.
Topogigio è simpatico infondo. L’altro giorno Decky ha lasciato i calzoncini in doccia e a colazione ha tirato su la storia che dopo i 45 anni gli uomini quando vanno in doccia provano l’irrefrenabile e irresistibile necessità di pisciare.
Io ho dovuto reggere il gioco e dire “si, si è così, anche mio padre, sempre!”
Decky ci è rimasto un po’ così e dopo colazione è andato in silenzio a lavare i suoi calzoncini”
“Non mis arei mai permesso di pisciarci sopra, però deve imparare. Ha un IQ di 140!. Ma una memoria di 20…”

Dal ciclone…
Il mare era grosso. Appena mi sono voltato ho visto le onde, la loro spuma quasi fluorescente bombardata da proiettili di pioggia.
Mate rideva come se niente fosse. Io mi aggrappavo con le ascelle al tavolo mentre continuavo a sortire. In certe situazioni cadere in mare è quasi uguale a morire.
“Non vogliamo chiamare tua mamma e dirle “we have missed yout son”. Stai attento e stai indietro!”
Abbiamo perso tutte e tre le sorting bat!
Poco prima della tempesta nella try gear abbiamo preso uno squalo. Non capivo perché la rete fosse così pesante e continuasse a muoversi. Abbiamo attaccato la try gear alla corda per aissare le grandi reti. Questo animale di più di 2 metri era lì che si dimenava come un pazzo. Ci è voluto un pèo’ prima che si riuscisse a liberare. Capitano alzava e abbassava la rete. Io gli dovevo urlare cosa stava accadendo là sotto perché lui non riusciva a vedere bene.
“He is entangled. The tail is entangled!” Ma cosa volesse precisamente sapere non l’ho ancora capito. Così l’animale con un colpo di coda finale si è liberato, lacerando malamente la rete.
Mate, ovviamente, dice che è colpa mia, ma perché?
Comunque sembra che sia una cosa non coì tanto rara. Capita anche di incontrare coccodrille nelle acque del fiume qui a Nord, esemplari di 5-6 metri che saltano 3 metri dall’acqua e sono in grado di balzare a bordo per fare un piccolo spuntino di carne.
Come nella tempesta, è meglio stare lontano dai bordi. Ci ha avvertito un farmer di questa zona,  che in uan leggera pioggerella si aggirava tra i vari pescherecci a comprare prawns.
60 DOLLARI PER 5 KG! 12 DOLLARI AL CHILO. Contando che io dovrei prendere il 3%, oggi ho guadagnato 2 dollari!
Siamo a 30 miglia dalla Top end dell’Australia, avere una farm qui significa essere in the middle of nowhere and in the back of beyond.
Questi sono il 2% di uomini che oggi sfama ne sfama il 98.
La loro Filosofia è il duro lavoro, la loro Medicina è il “get used to it”, la loro Letteratura sono le barzellette spèorche, la loro vita è un’altra vita.

Appunti giorno 14.
  • Festa su un’altra barca per il figlio di un amico che compie 21 anni.
  • La bottiglia di Bourbon whiskey con un cartone di Coca-cola: come passare una giornata.
  • Il 15enne Deckhand che ha lasciato la scuola a 10 anni, fa fatica a leggere, e se la sente tantissimo. “Non so neanche fare lo spelling di EMU…” Se le dice da solo!
  • Il ragazzo che compie gli anni non può girare per il mondo perché ha il passaporto ritirato per essere stato in galera dopo aver spaccato la mascella ad un compagno di scuola. Attualmente è in mare per “essere tirato fuori dai guai. “Ho i miei amici che mi proteggono. Mi sento safe in Cairns perché nessuno osa toccarmi. Mio cugino è in carcere a Melbourne per tentato omicidio…”
  • Oggi abbiamo imparato che non bisogna mai chiedere a qualcuno il motivo per cui è andato in galera, sono cose che non si chiedono,  se te lo vuole dire te lo dice lui.
  • Il betadine fa miracoli, le mie braccia stanno andando molto meglio.

Night 18
La sera del 16 è stata sfigatissima con le 4 punture di Bull Rout (o come diavolo si scrive!) Le prime hanno messo KO le mie dita per 20 minuti facendomi vedere i sorci verdi. L’ultima, colmo della sfiga, causata da un pesce caduto per sbaglio dalla try gear, mi ha fatto urlare dal dolore, gonfiandomi l’alluce del piede che, la mattina dopo era già infetto.
Il mio piede destro è enorme e sono sotto antibiotici.
Commino come gamba di legno e Mate nonostante dica “Shits happen!” ce la su a morte con me perché dice che deve lavorare doppio, anche se io mi sbatto lo stesso e sortisco su un piede solo cercando di muovere le mani più velocemente possibile in modo da non pensare al dolore.
Ieri Mate mi ha dato 3 pasticche (probabilmente antidolorifici potentissimi) Pe run giorno intero mi sono sentito un drago.
Spero il dolore passi in fretta, ma penso durerà all’incirca una settimana.
Così nel frattempo lavoro con gli scarponi.
Altri eventi da riportare non ce ne sono molti a parte la folle notte da 600 kili del 16 che non ci ha fatto neanche dormire. Dopo un po’ si va avanti come degli automi.
Si sente che stiamo andando verso nord. Fa caldissimo e anche a stare seduti a fare le scatole si suda. Non riesco ad avere tempo per me stesso ormai. Dormo, lavoro, mangio, lavoro, lavoro, lavoro…
Mate se l’è presa perché ho chiesto a Capitano se potevo non fare più colazione con bacon and eggs, perché dopo due settimane ero diventato giallo e con tutta quella roba sullo stomaco faccio un sacco di incubi.
Che male al piede… Uff non c’è stato un giorno in cui ero al 100% su sta cazzo di nave.
E’ un lavoro stressante. Anche per il semplice fatto che c’è sempre rumore attorno. Il generatore di corrente è proprio sotto la mia cabina.
Non è una bella barca l’Angelina in confronto a quella dove abbiamo fatto la festa. Lì gli spazi per vivere erano enormi e quelli per lavorare sufficienti.
Qui viviamo in un buco dove non si può muovere un muscolo perché se non si fa rumore e il pazzo si sveglia, e il deck è enorme che ogni mattina per pulirlo ci vogliono 90 minuti.
Però siamo sopravvissuti, o meglio vediamo come va il piede…
Non possiamo neanche più andare sul tetto, quindi gli spazi abitabili sono davvero pochi. Comincio a capire come si sente un pesce in un acquario o un animale in una gabbia.
Con in più il pazzo che urla e strilla a caso a ogni risveglio. Ormai è un classico.
Ieri perché non trovava suoi guanti neri, oggi perché ho preso per sbaglio al sua sorting bat… Dal momento che mi sta dicendo che sto andando bene e che Capitano è contento di me, perché controbattere? Sto zitto e ascolto le urla pensando ad un isola felice lontano, senza la sua presenza.
Meglio dire sì sì e andare avanti. La vita è fatta di piccoli compromessi, su una barca non en parliamo. Altro che il Grande Fratello!
Come quando stamattina ho scoperto che Mate stava bevendo dalla mia tazza.
Ma tanto finisce sempre come la storia del secchiello in cui mettevo i miei gamberi. Lui ha preso quello bianco che usavo normalmente io dicendo “è uguale”.
E dopo 3 giorni quando io ho preso quello rosa “perché è uguale”: ROUTINE! TU HAI I TUOI IO HO I MIEI! NON CAMBIARE LA ROUTINE!
Gli australiani, un popolo che se la sente un casino e che crede di essere il migliore del mondo. Mate continua a dire: “noi abbiamo vinto la seconda guerra mondiale!”
Simpatica la spiegazione di Capitano:” facendo colazione solo con cereali e caffè, quando hanno visto che gli australiani avevano bacon, eggs e carne si sono arresi subito per avere anche loro una colazione come si deve”.
Sono un popolo abbastanza esaltato comunque. Forse si sono scordati delle loro origini.
Qui la gente viene perché c’è tanto da costruire ciò che nessuno ha costruito prima.

Night 21
Quando finisce qualcosa in cucina è sempre colpa del Backpacker che magia a scrocco. Dal pane al cordial. Questi sono i pregiudizi di Mate. Stressato a morte da Decky che dopo 3 settimane ancora si deve far dire ad ogni shot le stesse cose.
Passata la fase critica, adesso sono in quella “Masìdaiinfondoèunbellavoro”.
Il problema sono gli incubi. Forse è la troppa carne che mangiamo, ma sto sognando di tutto e non riesco mai a riposare bene.
Mi sto abituando, per carità, al letto piccolo in cui la possenza delle mie spalle lascia si e no 5 cm di margine di manovra.
Ma quando dormo male mi scoccia. Gamberetti ovunque, la paura-consapevolezza che mi devo alzare per lo shot si mischia ad immagini e amici di casa. Certe volte perdo l’orientamento e prima di svegliarmi mi chiedo “Dove sono?” e entro nel panico.
E’ appena passato Mate lamentandosi e quando inizia a lamentarsi non la finisce più e la tira lunghissima. Passa, dice, va via, ritorna, ridice, ripassa, riridice…
“Sono dolorante per colpa di quel dumbfucker di Decky”
“I don’t like the endeavours”
“I need a good root!” (una bella scopata)
Ah, il sesso. Siamo così impegnati che non c’è neanche il tempo di pensarci, e a parte le riviste da 14enni arrapat, non c’è molto a cui ispirarsi.
Stamattina siamo passati davanti ad una isoletta bellissima, ma morire se ci siamo fermati!
Cosa gli costa attraccare un pochettino, scendere un po’ dalla nave, farsi un giro, sgranchirsi le gambe, respirare un po’ di libertà?!
Ho cercato di riprendere a cucinare, ma Mate è troppo stressato per lasciarmi fare.
Oggi Capitano si è ustionato il braccio con il forno per la cottura dei gamberetti.
Mate mi fa “troverai dei Kings nei miei Endeavour!”
Che novità. E’ vero è velocissimo su tavolo da sorting, ma nei suoi bakets si può trovare ogni volta di tutto e di èpiù, mai seprati correttamente, mai puliti. Uno sfacelo ogni volta che devo passarli nella grade machine. Quella maledetta macchina! Si blocca ogni 2 per 3 e adesso ha iniziato ad avere anche problemi di idraulica coi tubi dell’acqua che continuano a staccarsi. Grande esempio dell’avanguardia assoluta della tecnologia australiana (come il mixer di Yarraman Park). Sembra un qualcosa messo insieme con lo sputo.
Grazie a Dio che è grande meta migratoria perché se no sti ignoranti non sarebero neanche capaci di mettere due mattoni uno sopra l’altro!
Non è vero, dai. E’ solo che come ho già detto dà molto fastidio quel loro pensarsi superiori, così migliori senza alcuna base.
Che palle, try gear!

Oggi pomeriggio mentre aggiustavamo il cavo della trygear, Capitano ha iniziato a parlare di sottomarini di guerra. Parlava di questo sottomarino in uso durante la seconda guerra mondiale potentissimo che si nascondeva sotto le barche, che rilevandolo come un branco di pesci, non lo notavano.
Mamma mia come sono stanco! Dormo, ma non riposo. Solo due giorni fa ho avuto incredibilmente un sonno tranquillo. E’ stata una sensazione incredibile. Ma appena mi corico la testa impazzisce, appena rilasso il corpo è come aprire il vaso di pandora ed è un continuo borbottare nel dormiveglia che mi logora le tempie, più stressante di cento giorni in metropolitana nell’ora di punta.
Mezzanotte del 22. Tra 10 giorni è già Aprile. Strano il tempo. Così soggettivo nella sua oggettività. Nessuno riuscirà mai a capirlo fino infondo.
L’orologio gira sempre allo stesso modo eppure non gira mai alla stessa velocità e due persone nello stesso momento possono sentire il tempo passare in due modi completamente diversi, ma invecchiano uno come l’altro.
Fino a qualche giorno fa il tempo era lentissimo, ora fatico a stare al passo con le date da scrivere sulle scatole.
Ho fatto un rapido calcolo. Dormo 10 ore al giorno! Faccio schifo abbastanza, ma ci vuole per adesso. Ma devo cercare di diminuire il sonno e trovare un po’ di tempo per leggere e fare qualcosa di più intellettuale. Quello è l’unico problema. Solo lavoro.

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