domenica 5 maggio 2013

Da un diario sgrammaticato 4


Quando c’è poco tempo anche per scrivere

Night 30
E’ un bel balzo in avanti nella cronaca di questa disavventur, ma il destino nel piccolo golfo di Margaret ci ha fatto incontrare sulla nostra strada un sacco e una sporta di prawns.
Nottate da 700, 650 e 801 chili con tanto di foto ricordo di Capitano, che fissava gioioso un sorting table di soli animaletti gialli, rossi e normal kings che senza sosta continuavano ad essere cotti nel forno.
Ovviamente Mate ha sfasato perché l’età e gli attacchi d’ansia e di depressione (mi ha confidato di essere clinicamente effetto da depressione) aumentano il già grande stress.
Con Nick nella disgrazia di avere un capo del genere stiamo stringendo amicizia.
L’altro giorno Mate si è inventato la balla che io butto via nello scivolo i prawns apposta. Io che passo ogni notte a raccoglierli come un povero mongolo (tutti quelli che il malato lascia in giro).
La notte dopo Capitano ha fatto l’ispezione degli scivoli e, guarda un po’, ce ne erano più nel suo che nel nostro.
“Perché io ho la scusa che vado veloce!” Povero. Ho cambiato backet, ho preso quello grosso (un volta e mezza il suo) e ora pretende che io finisca il mio nello stesso tempo che lui impiega a finire il suo.
L’accusa del buttare via i gamberetti era nata dal fatto che io avevo meno endeavour di lui, ma più kings: “Tu butti via i soldi! Che schifo, che schifo!”
“No caro, il problema è che sei orbo e nel tuo backet degli endeavour c’erano 234 kings e nel mio 22, li ho contati quando li ho fatti passare dalla grade machine!” questo è quello che gli avrei voluto rispondere, ma non l’ho fatto. E’ inutile. Ormai stiamo solo zitti e diciamo sì sì, componendo i peggiori insulti nella nostra testa. Certe volte perde prorpio la brocca. Mi ha anche accusato che io vado veloce solo quando c’è Capitano. Non ha fiducia in niente e nessuno. “E’ finito il cordial?! Deve essere stato il backpacker. Ma il backpacker ha detto che non gli piace. Deve averlo detto perché vuole fregarci e vuole berne di più. Controllerò nel suo bicchiere”. Ed è quello che ha fatto!
Faccio comunque passi in avanti e adesso aiuto anche nella parte del boxing.
Piano piano sto imparando qualche trucco della vita in barca e varie differenze linguistiche come se ti dicono Pull the Rope e poi Stop! NON DEVI LASCIARE ANDARE, ma hold!
Se devi lasciare andare devi aspettare il Let it go!
Nel boxing sono un disastro, spargo prawns dappertutto e ogni volta mi sento abbastanza un idiota perché gli altri lo fanno velocissimo e alla perfezione. Come tutte le cose è più facile a dirsi che a farsi, ma piano piano sto migliorando. Come con il mal di mare. Sono più di 15 giorni che non prendo le pillole, sono orgoglioso di me.
Tra 20 minuti sarà il 31 Marzo. Ultimo giorno di un mese tutto nuovo. Il 24 non sono riuscito a fare gli auguri a mia mamma. Le notizie che vengono dall’Europa via radio non sono rassicuranti e parlano di Cipro in bancarotta e del suo governo che sta prelevando 300 euro da ogni contocorrente.
Gli incubi intasano le mie giornate di sonno. Perdo ancora l’orientamento. Sono a casa o sulla barca? E la cosa strana è che nel sogno a casa sto male e in barca sto bene, il contrario di ciò che penso da sveglio. A tutto, comunque ci si abitua. Le mani, per quanto soar, con i guanti rosa-fashion-casalinga2000 vanno di gran lunga meglio e sulle braccia l’irritazione è sparita.
Adesso sono obbligato ad andare a dormire! Nick si sta prendendo un meritato riposo, finché Mate: “Non farlo dormire, se no va troppo lento. E tu se lo lasci dormire vuol dire che non sei stanco e se non sei stanco devi andare più veloce di me!”
CHE DUE PALLE DI UOMO
Non ho così il tempo di raccontare la notte da 800 chili dove ci siamo dovuti fermare alle 4:30 dopo 3 shots perché c’era troppa roba.
Il tutto reso epico dal mare mosso, dal diluvio, da Mate che smadonnava e Capitano che di sopra nella cabina di pilotaggio faceva scatole a tutto andare per cercare di keep up ad una ondata imprevedibile che ci ha obbligato a fare 2 unload in 3 giorni con la barge che andava verso Nord e poi, molto figo, di notte mentre tornava verso sud, alle 9:30 di sera. Notte poi di vacanza con solo 2 shots e non molta roba. Oggi moltissimi soft and broken.
La luna che si è fatta largo tra le nuvole ha rovinato i nostri piani e le nostre tonnellate. Domani lasceremoquesto paradiso sulla costa, dove ogni mattina ci aspetta un pacifico coccodrillo appostato da qualche parte nell’acqua, pronto a divorarci ogni volta che si va a fare pipì, come il celebre rettile che dava la caccia a Capitano Uncino.
Ci aspetta un mese tosto, questo è poco, ma sicuro.

Night 38
Erano 4-5 notti che non pescavamo molto bene, ma ieri siamo risaliti abbastanza. A sud c’erano troppi pochi Tiger e a nord, nel punto che ci ha regalato tante soddisfazioni con la luna piena (cfr Mate: “I gamberetti con la luna piena non ci sono!”). Così siamo andati ancora più a Nord, dove il mare è agitato e le nuvole coprono il cielo in una atmosfera stranamente autunnale. La tensione si è fatta sentiee. Topogigio alterna momenti di simpatia a cazziate madornali. Per esempio l’altra notte, durante il primo turno, mi ha insegnato a leggere il monitor delle rotte nella wheel-station, sullo schermo del computer.
Vengono tracciate in diversi colori le linee che rappresentano le rotte percorse e una sottile linea verde tratteggiata indica, invece, la rotta attuale.
I prawns stanno tra la costa e la barriera corallina, dopo di che il mare va giù a strapiombo e solo le navi più grandi con chilometri di cavi si avventurano laggiù alla ricerca. 1000 metri e passa di profondità.
Mi ha raccontato del suo unico figlio maschio che manteneva l’equilibrio aggrappandosi ai suoi piccoli testicoli da bambino perché diceva che così aveva più equilibrio, il tutto in un trattato sul moto di un uomo su una nave in rough weather: passi piccoli, piedi che si allargano, baricentro che si abbassa naturalmente.
Capitano fa discorsi strani come “se tutti avessero una pistola, nessuno più sparerebbe a nessuno” o meno strani come “io non sono religioso, non so neanche che Pasqua è passata. Quando si diventa grandi ci si fa tante domande per esempio se c’è Dio, perché accadono cose brutte a bambini piccoli e cose belle ai cattivi?”
Ha conosciuto sua moglie in una Booze cruise, una di quelle organizzate il Sabato sera, ormai oggi attrattiva per backpackers, con un pulmino che fa il giro dei pubs della zona, facendo ubriacare tranquillamente e senza pensieri tutti quanti.
Mi ha raccontato, nelle mattine di relax quando anche Mate per due ore diventa una persona simpatica, di weekend passati a giocare a cricket coi suoi amici, delle donne straniere che li hanno sposati, del fatto di essere orgoglioso di avere una moglie australiana. E poi le solite domande sul cibo: “Avete questo in Italia? I corns?  Gli allevamenti di mucche, li avete?”
Gli australiani pensano di essere eccezionali, probabilmente nei loro libri di scuola li indottrinano al culto della nazione e al fatto che Oz is better!
Chi lo sapeva, prima di venire qua, che l’Australia aveva avuto un ruolo nella seconda guerra mondiale?!
Ieri notte però è stato il colmo della pazzia. (ATTENZIONE LINGUAGGIO SCORRILE E RIFERIMENTI ESPLICITI AD ATTI SESSUALI NELLE PRPOSSIME RIGHE)
Si è passati dalla rissa alle barzellette nel giro di 6 ore. Con il viso pacioccone di Capitano divertito a imparare le parole importanti della lingua italiana come “Grosso cazzo” e “Bella figa”, ovviamente da declinare insieme in un'unica frase.
I discorsi a base sessuale infondo sono all’ordine del giorno e almeno due o tre volte al giorno lui mette le mani alla cintola dei pantaloni e “ Non stare con la testa bassa o succhia questo!” Oppure “Sai cosa è un tea bag?” oppure “Hai mai fatto questo o quello con la tua ragazza” o quanti pollici è lungo il tuo pisello? E lì poi mette sul tavolo il cartone del latte o il sacchetto dello zucchero e dice “Mettilo qui che lo misuriamo e se è più lungo, lo tagliamo!”
Però quando si incazza…
Ieri era già nero perché coma al solito non gli andava bene la pulizia della cucina, poi perché dopo 4-5 notti che non si pescava bene e Mate continuava a borbottare che voleva andare a Sud invece che a Nord…
Così durante il primo shot davanti ad un tavolo da sorting palesemente migliore di quello dei giorni precedenti) quando Mate ha iniziato a bofonchiare che lo shot faceva schifo, che non pescavamo niente perché nessuno lo ascoltava, Capitano gli ha risposto aggressivamente e a mate è scappato un Fuck off!
“mi vuoi dirmi di andare a farmi fottere?” Gli occhi di Capitano accecati dalla rabbia che stava eruttando come da un vulcano hanno guidato, come per un istinto animale, le mani al collo di Mate.  Decky ed io siamo rimasti pietrificati e in silenzio a parte il “No!” che è scappato a Decky. Ero abbastanza sotto choc! Come uno spettacolo di burattini abbiamo visto dall’altra parte del tavolo la testa di Mate andare verso il basso lentamente, rossa e spaventata, affondata di forza dalle mani di Capitano che gridava “Ti faccio vedere io! Impara a rispettare il tuo boss!”.
Non appena la presa è diminuta Mate cuor di leone, colui che ha picchiato il mondo intero e di cui tutti hanno rispetto e paura (bla bla bla) è scappato a nascondersi sotto la sedia, con Capitano dall’altra parte che incarognito dal fatto Mate continuasse “Mi hai afferrato per il collo. Mi licenzio! Mi licenzio!”
“non ho detto fuck off a te, ma agli endeavour!” Se se come no!
Capitano piegato guardava sotto la sedia e tentava con le sue ditine grassocce di afferrarlo “Vieni fuori di lì!” Grazie a Dio che il cordardo è rimasto dove era e Topogigio è troppo grasso per intrufolarsi lì. Altrimenti lo avrebbe ucciso.
Io e Decky al tavolo da sort cercavamo di andare avanti, più veloci che potessimo. Ma non era facile. Eravamo troppo traumatizzatI.
Comunque dopo mezz’ora di “Me ne vado”, “Basta!”, dopo aver lanciato lo scivolo di metallo sul tavolo da sorting e essere rientrato e uscito dalla sua camera quattro o cinque volte è tornato a lavorare commentando ovviamente: “Questa è solo colpa vostra che lo avete messo di cattivo umore!”
Non realizza il poverino che se tutti non ce la fanno più è perché ci ha tirato scemi tutti quanti fin dal primo giorno. Tanto che io ho implorato Decky di avere lui il primo riposo in modo da poter passare solo una notte su due senza avere niente a che fare con lui.
Comunque dopo un paio d’ore la situazione era già normale con commenti annessi: “Lui se l’è presa con me perché deve sfogare la rabbia che ha verso di voi e sa che io la posso gestire. Se no voi andate a piangere dalla mamma e…” Bla bla bla, ormai non lo ascolto più, le sue parole sono solo un ronzio che si confonde con quello del motore.
Anche oggi durante lo snap: “these boxes are Soft! Mate they are soft!”
Dopo 2 minuti: Perché non m hai avvisato che le scatole erano soft?!” “Te l’ho detto!” “L’avrei sentito! Non ti mettere a discutere!”. Non si può lavorare così
“Efficency! A me i tedeschi hanno insegnato ad essere efficiente (o deficiente?)” Perché voler fare tutto da solo mentre noi siamo lì a fare niente per 15 minuti vuol dire efficienza?
“Sistem! Stick to the sistem!” e poi cambia sistema ogni volta come gli pare e piace. Dipende da come si sveglia.
Anche la mia velocità sul tavolo da sorting, che non dipende da me, ma dal suo umore-interpretativo.
Ma poi lo vedi mangiare davanti alla televisione con l’aria da cagnolino bastonato, mentre fa muovere la dentiera con le spalle chiuse e le braccia stese davanti al petto che spariscono sotto il tavolo e con gli occhi fissi al televisore.
Lì allora provi a giustificarlo un momentino, ma dopo un po’ anche le giustificazioni finiscono.
Se fosse per Capitano mi piacerebbe fare un altro viaggio, ma Mate mi sta tirando troppo scemo ed è iniziato a diventare irritante con battute fuori luogo come “Vado in bagno a partorire un italiano!”.
Con Nick ormai ce la ridiamo alle sue spalle, lo imitiamo, ci facciamo forza mentale l’un l’altro, nonostante lui continui a provare a metterci l’uno contro l’altro continuando a dire male di me a lui e male di lui a me. Ma non ci si casca più.

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