venerdì 24 agosto 2012

Crazy Friday

L'ultimo bus del Venerdì sera per Leichhardt è quello delle 03.26 am. Prenderlo è d'obbligo se non si vuole passare la notte fuori. A parte la solita donna ubriaca che crede di aver preso l'autobus della mezzanotte e un quarto, è tranquillo, nonostante ci siano una quindicina di persone. Il che mi permette di rilassarmi finalmente un attimo e riscrivere nei quindici minuti che mi separano da casa tutta una lunghissima giornata...

Come ogni mattina la sveglia delle 06.45 è stata puntualmente violentata da un cazzottone dritto sulla tastiera, che però non è servito a farla tacere tanto a lungo, dato che 5 minuti dopo ero già in cucina che facevo colazione.
L'arrivo in ufficio è abbastanza traumatico: prima scoperta della giornata è che sono stato arruolato per un day trip a Wollongong, che dev'essere una città denominata dallo stesso idiota di Woolloomooloo.
Viaggio in macchina di un'ora e mezza e solito banchettino vendita pro-tartarughe piazzato all'entrata di un supermercato, accompagnato da mio group leader nonché venditore eccezionale Antonio Grillo, inglese, ma di chiare origini italiane ( "nonno calabrese"), la cui tattica preferita per vendere sottoscrizioni è quella di dire di essere italiano e sparare a random qualche parola qua e là, tra cui "Micione" quando passa una bella ragazza (e a dire il vero in questo caso la media è di 1 al minuto).
Per la cronaca: partenza da Sydney alle 08.15 arrivo alle 10, orario ritorno 17.30 alle 19.30.
Questa settimana alla fine sono riuscito a salvare 5 tartarughe ( 8 totali), grande risultato per me, messo un po' in ombra dal fatto che Antonio ne ha salvate 12 di cui 5 solo oggi, ma era oggi era anche l'anniversario del suo settimo mese di vendite.

Così dopo aver pennicato alla grande sulla via del ritorno, appena messo piede a George Street, sono schizzato sull'autobus per Leichhardt, direzione Marion St. alla Vineria di Enzo, piena come un uovo. Clienti imboscati in ogni buco, piatti di qua, sparecchia di là, vini di su, tap water di giù, tra comande giuste e comande sbagliate, scleri generali e riappacificazione, a furia di fare le scale del ristorante a correre di qua e di là, arrivarono le 11.20 p.m.

La giornata poteva essere tranquillamente finita se non che Giovedì mattina ho ricevuto la chiamata di un posto di nome Pastizzi dove avevo lasciato il curriculum la prima settimana.
Non sapendo dire di no, ed essendo che due lavori non mi bastavano, un po' perché non ci guadagno ancora un granché, un po' perché come al solito se non faccio mille cose, non sono io, sono andato Giovedì sera a fare una prova e mi hanno confermato per questa sera da mezzanotte alle 3 a.m.
In realtà dovevo cominciare alle 11, ma la Vineria era così piena che ho chiamato dicendo che un mio amico si era ubriacato marcio e che dovevo stargli dietro per vedere se c'era da chiamare l'ambulanza o meno.

By the way dopo almeno 13 ore dritto sui miei piedi, eccomi al 129 di oxford Street, nella zona stra "gaia" di Sydney, a vendere questi involtini di pasta frolla con dentro di tutto, chiamati, appunto Pastizzi.
Venerdì qui è chiamato Crazy Friday, e ci si mette davvero poco a capire il perché: basta guardare l'uomo che va in giro a petto nudo con 10 gradi pitturato di verde con al faccia da Hulk, o la coppia omosessuale trans-razziale che entra in negozio ballando sulle note di It's raining man, urlando e iniziando a ballare "Pastizzi man, Hallelujah...".
Il meglio però è raggiunto qualche minuto più tardi, quando gli stessi due, iniziano a cantare insieme all'angelica Kate Perry "I kissed a girl, just to try it, I hope my boy-friend don't mind it..."

Prima di iniziare questa giornata pensavo di tornare a casa morto, depresso, frustrato, etc... invece adesso sono qui in salotto alle 04:20 che non vedevo l'ora di scrivere l'avventura di questo giorno e di quanto mi sia divertito e di quanto sia stato un giorno fantastico.
Probabilmente tutto ciò è causato dal primo piccolo disastro dell'inizia a vivere da solo: la pasta con 450 grammi di fagioli di Lunedì sera. Ho ancora così tanto gas nell'intestino, che penso si sia immagazzinato un po' anche nel cervello, perché non aveva abbastanza spazio per fuoriuscire laggiùdovenonbatteilsole.

Ora però è meglio che schizzo subito a letto. Domani non si lavora fino alle 6 di sera, poi chissà quando potrò riabbracciare ancora il mio caro e amato cuscino...

3 commenti:

  1. Proprio vero: se non fai mille cose, non sei tu!

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  2. ciao masi sono contento quando ho letto che ti sei comprato una chitarra nuova mi sarebbe piaciuto regalartela come la tua prima che hai avuto.continua a scrivere ti seguiamo con invidia e piacere.ciao da luciano e da tutti gli indini

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  3. Già... me la ricordo ancora la mia prima chitarra elettrica!
    Comunque adesso ho dietro ogni giorno la borsa, e tutti mi invidiano. =)
    Un saluto a tutti!

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