martedì 14 agosto 2012

SAVE THE TURTLES! 14.8.2012

Incredibile, ma vero, oggi sono entrato nel grande circolo dei venditori!
Dopo due giorni faticosissimi, in piedi davanti allo stand del WWF, in un supermercato della periferia di Sydney, alle ore 16.20 Gabriele Masi salva la sua prima tartaruga!
E già non ci speravo più. Il lavoro del venditore, soprattuto di sottoscrizioni per una charity, è veramente un impresa titanica. Tutto il giorno si cerca di fermare le persone che passano in hurry, busied or not interested, inventandosi i modi più disparati e le frasi più originali.
Al rituale Hi, how is it going? seguono are you animal lover? o Do you think that we look similar? (con la foto dell'orango-tango di fianco alla propria faccia), What's your background? o Hey lady in Red, what's your favorite animal? che scritte così, ora, mi accorgo che non sono tanto originali le frasi, ma i modi di dirle e di attire l'attenzione.
Ho provato a convincere la mia collega aussie J., vestita con tacchi chilometrici, calze a rete, gonna corta e camicetta modello "guardachedavanzale" a improvvisare una lapdance sul tavolo, in mezzo ai pupazzetti, ma si è giustamente rifiutata dopo che un ragazzo, dopo averla fatto parlare dieci minuti del progetto mostrandosi interessatissimo, invece di firmare il modulo per la donazione, le ha chiesto il numero di telefono. Comunque nonostante il famoso e internazionale "boobs power" lei è in vantaggio solo di una sottoscrizione e il fatto di essere madrelingua in un mestiere fatto tantissimo di parole è un altro grandissimo vantaggio. Per me, per quanto sia difficile, è comunque un corso d'inglese gratuito.
Ma per dare una idea migliore, questa è la nostra low of average:

Stops: 30
pitches: 10
closes: 7
contracts: 1/2

Oggi però, per esempio, ho fermato 20 persone, in 8 ore, dopo aver chiesto a 200. Anche perché sono elegible per il programma solo le persone tra i 25 e i 60, un campo quindi molto ristretto della gente che visita i centri commerciali durante il giorno nei giorni feriali.

Intanto continua la ricerca della casa perduta, in quanto mia zia e le mie cuginette a fine Agosto stanno per tornare in Italia e devono vendere i mobili, tra cui il lettino su cui ho dormito in questi primi 13 giorni australiani. Trovare un letto a Sydney in camera con altre tre persone, o in casa con altre cinque, sei o sette, è facilissimo, di annunci ce ne sono a milioni. Ma si trova veramente di tutto e di più. L'offerta più conveniente è quella in Boomerang palace in the famous Woolloomooloo: 120$ a settimana per un materasso in una living room, unico europeo in mezzo a tre asiatici e un colombiano.
A fine settimana devo traslocare...
Sydney è una città imprevedibile, chissà dove andrò a finire!



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